Veri "Eroi"?

Oggi come oggi fare il proprio dovere è diventato qualcosa di straordinario. Abituati a comportamenti deplorevoli e di dubbia moralità con i quali i media vanno a nozze, la notizia di qualcuno che compie semplicemente il proprio dovere o fa semplicemente quello che deve fare, diventa un eroe nazionale. La storia recente ci porta numerosi esempi: il comandante De Falco della Capitaneria di Porto, che ha “fortemente incoraggiato” quella volpe di Schettino a tornare a bordo della nave che stava affondando insieme agli altri passeggeri; oppure Simone Farina, il calciatore del Gubbio che ha respinto e denunciato un tentativo di corruzione per truccare una partita (denuncia che ha fortemente contribuito all’indagine sul calcioscommesse esplosa qualche tempo fa) ricevendo anche in premio la convocazione in Nazionale da parte di mister Prandelli; o ancora più recente, il poliziotto che non ha reagito agli insulti e alle provocazioni del manifestante NoTav, rispettando così l’onore della sua divisa.

L'unica cosa straordinaria nei loro comportamenti sono proprio le reazioni che l'opinione pubblica e i media hanno avuto nei loro confronti. Ecco quindi che De Falco diventa il modello del bravo marinaio ligio al suo dovere e che Farina diventa lo stereotipo del vero calciatore che non si fa corrompere dal vile denaro, cancro del calcio moderno. E chi non vorrebbe avere come poliziotto di quartiere quella amichevole “pecorella”? Ormai la visione che abbiamo del nostro Paese ci ha portato ad aspettarci sempre il peggio dai nostri connazionali. Creiamo stereotipi negativi che diventano rappresentativi anche di fronte agli altri paesi. Quello che sarebbe normale in un qualunque altro paese, da noi diventa un fenomeno anomalo che rompe la routine di avidità, menefreghismo e qualunquismo alla quale sembriamo esserci assuefatti.

Sia ben chiaro che io non ho niente da ridire sull significato di quelle azioni né voglio criticare coloro che le hanno compiute. Quello che voglio qui evidenziare è l'esaltazione mediatica che questi hanno avuto. Il vero merito che hanno queste persone sta nella risposta che hanno sempre dato ai microfonmi: "Ho fatto solo il mio dovere". Credo sia ora che tutti noi compiamo il nostro. Meglio essere degli eroi sconosciuti facendo il proprio lavoro, che essere degli “eroi” mediatici di una società svogliata e menefreghista.

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