Momento poetico #2



[...] "Filosofia", mi disse, "a chi la 'ntende,
nota, non pure in una sola parte,
come natura lo suo corso prende

dal divino 'ntelletto e da sua arte;
e se tu ben la tua Fisica note,
tu troverai, non dopo molte carte,

che l'arte vostra quella, quanto pote,
segue, come 'l maestro fa 'l discente;
sì che vostr'arte a Dio quasi è nepote.

Da queste due, se tu ti rechi a mente
lo Genesì dal principio, convene
prender sua vita e avanzar la gente;

e perché l'usuriere altra via tene,
per sé natura e per la sua seguace
dispregia, poi ch'in altro pon la spene. [...]"


Dante Alighieri, Divina Commedia: Inferno, Canto XI 97-111



Grazie (per ora) a chi?

Con l'elezione di Laura Boldrini e Pietro Grasso, rispettivamente come Presidente della Camera dei Deputati e Presidente del Senato, sembra che finalmente abbiamo una prova tangibile del tanto sospirato e ricercato 'cambiamento'. Le proposte dei due neo-Presidenti ieri sera a Ballarò sembrano essere solo l'inizio di una lunga serie di tagli e razionalizzazione delle spese della politica.

Ad aggiungersi a questo, vi sono poi le iniziative operate dalla giunta Crocetta in Sicilia, dove, grazie allo Statuto Speciale di cui gode la Regione, sono state abolite le province e dunque tagliate tutte le spese di mantenimento di uffici, personale e rimborsi vari. 

Finalmente si percepisce una reale voglia di cambiare. Ma, visto che noi italiani riusciamo ad essere polemici anche sulle cose positive, adesso giornali e media si dividono su chi sia il reale fautore di questa 'nuova via'.

C'è chi sostiene che senza il Movimento 5 Stelle il PD non avrebbe mai avuto interesse a promuovere le candidature di Grasso e Boldrini e che per mantenere in piedi la sua giunta (in Sicilia il centro-sinistra non ha la maggioranza assoluta nel consiglio regionale) Crocetta sia stato obbligato ad assecondare alcune delle campagne dei grillini, quale appunto l'abolizione delle province. 

Dall'altra parte c'è chi pensa che il PD sarebbe stato promotore di cambiamento anche senza la presenza decisiva del M5S sia in Parlamento che nel consiglio regionale siciliano, forte della spinta rinnovatrice testimoniata dalle primarie per la leadership e per i candidati parlamentari.

Secondo me, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare.

Il M5S sta giocando un ruolo importante in questa legislatura, come anche in Sicilia, ricoprendo a pieni voti il ruolo di partito di protesta che ha assunto: deve continuare a punzecchiare i partiti perché facciano le scelte ritenute più vicine e gradite all'elettorato, ma non deve (e per ora lo sta facendo) impedire il funzionamento della macchina democratica rimanendo fissato su principi ideologici che non permetteranno mai alla nazione di uscire dalla situazioni di crisi che sta vivendo (il concetto di 'compromesso storico' non vi dice niente?).

D'altra parte, sono convinto che il PD avrebbe comunque fatto delle scelte di rottura rispetto al passato anche senza la decisiva presenza del M5S, ma di certo non sarebbero state così rivoluzionarie. Non vedo il quindi PD come un 'ostaggio' nelle mani dei 5 Stelle, ma piuttosto considero i grillini quella molla in più che ha portato il PD a fare scelte più coraggiose di quanto non avrebbe fatto in condizioni diverse. 

Le candidature illustri e l'abolizione delle province in Sicilia sono quindi frutto di un lavoro congiunto fra PD e M5S: il PD come competente interprete istituzionale e il M5S come un potente motore che lo spinge. 

Sarebbe bellissimo se tale esperienza potesse verificarsi anche nella formazione del Governo, con Bersani o meno come Presidente del Consiglio. 

In base al risultato elettorale è giusto che Napolitano ascolti le proposte prima del PD e poi, se non si dovesse trovare un accordo in Parlamento, vagliare anche quelle provenienti dalle altre forze politiche. Vi ricordo anche che nel 'semestre bianco' (ultimi sei mesi del suo mandato) il Presidente della Repubblica non può sciogliere le Camere.

Mi auguro che gli eletti del M5S escano da questa loro chiusura puramente ideologica e che possano diventare disponibili verso la forza rinnovatrice che si sta dimostrando essere il PD: in passato sono stati commessi grossi errori dalle dirigenze, ma avere pregiudizi così spiccati verso un partito che sta dimostrando in forte rottura coi propri trascorsi mi sembra assurdo.

Spero che il Partito Democratico continui a indicare e tracciare il tragitto per il nuovo corso e che il M5S assicuri una strada dritta e fatta come popolo comanda.


All you need is NERD #6

"Hai mai provato a cercare 'Google' su Google?"

Con questo incipit si apre una delle webseries più famose e a mio avviso meglio realizzate di tutto Youtube: sto ovviamente parlando di 'Lost in Google'. So che è una seria un po' datata per i tempi del web (un bel 'OLD' non me lo toglie nessuno), ma solo recentemente ho avuto modo di vedermela tutta in tranquillità e senza i lunghissimi tempi di attesa che hanno caratterizzato l'uscita degli episodi.



I realizzatori della webseries sono i ragazzi del canale 'the JackaL', già presenti sul Tubo con video parodia o sketch divertenti di vita quotidiana. La particolarità di 'Lost in Google' è che la trama e la sceneggiatura si adattavano, fra un episodio e l'altro, ai suggerimenti che gli utenti lasciavano nei commenti della puntata precedente. La serie, infatti, conta solo 5 episodi (più bloopers e backstage) ma la loro realizzazione ha coinvolto i ragazzi del canale per svariati mesi, soprattutto per l'incredibile lavoro di lettura e adattamento della sceneggiatura che, a mio avviso, rasenta la perfezione visto lo straordinario risultato. 

Bisogna inoltre citare il fatto che la serie nelle sue puntate conta anche dei camei di altri youtubers e sopratutto di personaggi e artisti famosi (non faccio spoiler, ma quando ho visto il cameo della puntata 3 vi assicuro che non credevo ai miei miopi e astigmatici occhi).

Non vi faccio nessuna anteprima sulla trama, ma vi lascio direttamente col video della puntata pilota e tutti i link del caso in fondo all'articolo. 

A presto con una nuovo puntata di 'All you need is NERD'! (Vi era mancata dite la verità...)










Momento poetico #1


Un punto piccoletto,
superbioso e iracondo
"dopo di me - gridava -
verrà la fine del mondo!"

Le parole protestarono:
"Ma che grilli hai pel capo?
Si crede un Punto - e - basta,
e non è che un Punto - e - a - capo".

Tutto solo a mezza pagina
lo piantarono in asso,
e il mondo continuò
una riga più in basso.


Il dittatore, Gianni Rodari

Vignetta della settimana #7

Lo ammetto: questa settimana sono stato un po' latitante. Ma non vi lascio senza la vignetta che rischiara il vostro Venerdì e vi fa accogliere il week-end con una sorriso.

Prometto che la prossima settimana sarò più assiduo coi post.

A presto!


Vauro Senesi, Corriere della Sera 07/03/2013, vauro.globalist.it


Stavolta sarò politicamente scorretto (III) (conclusioni)

E Adesso?

Adesso i grillini eletti sono chiamati a smentirmi. Devono dimostrare di essere all'altezza del compito che gli italiani gli hanno dato. Il Movimento 5 Stelle non è più un movimento di protesta: è diventato un movimento che rappresenta una consistente parte dei cittadini italiani. Deve cominciare a comportarsi come tale discutendo con le altre realtà del Paese e trovare le giuste soluzioni per tirarlo fuori dal baratro. Non possono più continuare ad urlare e pretendere di fare solo come vogliono loro. Questo non è un comportamento accettabile in una democrazia. E di certo non quello di cui l'Italia ha bisogno adesso.

L'esempio della Regione Sicilia ci dimostra che la convivenza fra PD e M5S per un governo è possibile, su certi punti comuni dei rispettivi programmi. Spero che gli eletti si dimostrino politici migliori di quanto non si sia dimostrato Grillo finora. Prima i suoi lo silureranno dal Movimento meglio sarà per tutti.

Non so dire se in futuro il M5S rimarrà una delle espressioni egemoni del nostro Paese: se conserva la struttura che ha oggi probabilmente no. Se sarà in grado di dotarsi di una impalcatura tecnica più solida (mettendo da parte il comico e Casaleggio) allora forse rimarrà veramente come nuova naturale espressione di una parte della società italiana, quella magari più giovane e sana. Potrebbe diventare senza troppe pretese un vero 'partito innovatore', sempre all'avanguardia e baluardo delle nuove generazioni. Ma, come ho detto, deve dotarsi di un sistema di coordinamento nazionale che non dipenda da due unici individui e, soprattutto, attingere dall'esperienza che gli eletti (sia in Parlamento che nelle varie amministrazioni locali) stanno maturando.

Per quanto riguarda il PD, ora deve mettere i grillini di fronte alle proprie responsabilità e fargli delle proposte che non potranno non appoggiare (l'unica cosa che vorrei non venisse mai approvata è l'abolizione totale del finanziamento pubblico ai partiti; la mia posizione a riguardo l'ho già espressa qui). A Bersani deve essere dato il compito di formare il governo, così come gli elettori di centro-sinistra hanno scelto alle primarie: nessun'altra coalizione alla Camera ha i numeri necessari per governare e al Senato sono messi tutti sulla stessa barca. Non ci sono altre opzioni. Una volta fatte le riforme necessarie ed eletto il successore di Napolitano, che si torni pure alle urne.

Bersani ha già dichiarato che queste sarebbero state le sue ultime elezioni. Quindi mi auguro che il centro-sinistra rifaccia le proprie primarie alle quali, come giusto che sia, si ripresenterà sicuramente e forse vincerà Renzi: la batosta che ha preso l'ultima volta sono convinto che gli sia servita per maturare politicamente, ma finché non metterà da parte i suoi modi da prima donna e la sua visione politica 'votatemi perché sono un volto nuovo' non avrà mai il mio voto. A quel punto gli elettori avranno deciso se mettere definitivamente da parte la Sinistra e la politica delle idee, convalidando la conversione alla politica dell'apparenza e delle facce da premier.

Mi auguro in ogni caso che il Nano possa sparire dalla scena in maniera definitiva e che la destra liberale italiana possa ritrovare finalmente la propria dignità (poteva farlo già da queste elezioni con Monti, ma ho già detto che la politica dei contenuti è al capolinea, perciò non poteva essere altrimenti).

È inutile piangere sul latte versato. Non ci resta che andare avanti e fare del nostro meglio. Speriamo che chi ci governerà faccia altrettanto. Vorrei tanto che le mie previsioni sulla negative sulla politica personalistica possano non avverarsi, ma visto il genere di commenti che continuo a leggere e sentire non sono molto fiducioso. Le mie passate previsioni si sono avverate per metà. Ti prego, fa che mi sbagli anche stavolta...


Leggi anche la prima e la seconda parte di questo articolo.