Giovani italiani: popolo di sfigati...

I giovani sono degli sfigati. Studiano tanto per trovare un lavoro e quando finalmente si laureano non fanno che lamentarsi. Lavorare in un call center è un lavoro più che dignitoso e neanche troppo stancante: lavori relativamente poche ore al giorno, stai seduto tutto il tempo, l'unico infortunio sul lavoro che puoi avere è cadere dalla sedia o rimanere senza voce (qualunque altro lavoro comporta senza dubbio altri più pericolosi rischi) e l'unico inconveniente è beccarsi qualche "vaffa" o qualche infamata da clienti poco pazienti. Ovviamente si tratterà sempre di lavoro a nero perché i costi per regolarizzare i contratti non sono sostenibili per le piccole-medie imprese.
 
Viste queste prospettive, conviene ancora studiare? Voglio dire, spendere più di 4.000€ (se non di più) fra tasse universitarie, libri, eventuale affitto, per una laurea triennale e almeno altri 3.000 € per una magistrale? Sempre tenendo conto che uno riesca a rimanere in pari con gli esami... Per non parlare del tempo che un giovane dedica allo studio, rinunciando quindi a cercare e svolgere un lavoro che gli garantisca di rendersi indipendente invece di rimanere a carico della famiglia. Malgrado tutto, a quanto pare moltissimi (compreso me) si ostinano ancora a voler studiare.